Il Tirreno cosentino gioca a rugby

Antonio Giglio e Guido Digiandomenico, allenatore della Nazionale Italiana Femminile di Rugby

Domenica prossima la nascente formazione rugbistica che coinvolge giocatori di Paola, Fuscaldo, S. Lucido ed Amantea, parteciperà alla secondo Torneo Rugby Seven Città di Cosenza.

Nata a gennaio del 2012, la compagine tirrenica vanta più di venti atleti seniores che si sono cimentati già in due amichevoli col CAS Rugby Catanzaro allo stadio di Paola e col CUS Cosenza Rugby al campo dell’Unical di Arcavacata.

La denominazione che il gruppo tirrenico si è dato di recente è “Rugby Paola & co.”, dal nome si evince l’apertura agli appassionati di tutta la costa, nel logo vi è anche la denominazione dei Tritoni Rugby a dimostrazione che la società satellite di rugby under 12 del presidente Cupelli sarà il vivaio della nascente squadra di Paola e dintorni. La squadra, che si allena tutti i martedì e venerdì dalle 20.30 presso lo stadio di San Lucido, attende tutti gli appassionati a far parte del gruppo.

La Rugby Paola & co. ha partecipato martedì scorso, presso un noto albergo di Amantea e successivamente allo stadio della stessa cittadina tirrenica, ad una giornata all’insegna del rugby. Nella sala conferenze dell’Hotel Mediterraneo, con il supporto dell’Assessore allo Sport di Amantea Vincenzo Pugliano, si è tenuto un corso d’aggiornamento per gli allenatori calabresi, corso tenuto da Guido Digiandomenico, allenatore della Nazionale Italiana Femminile nonchè Responsabile del Centro Studi F.I.R..
Importanti i temi trattati e discussi con i 30 allenatori e aspiranti
allenatori calabresi presenti, entusiasti dalla professionalità del relatore.
Terminata la parte teorica si è passati sul terreno di gioco dello Stadio di
Amantea dove, con l’ausilio della Under 14 dell’Amantea Rugby, si è passati
alla parte pratica.

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RUGBY a 7

Per il rugby a sette giocatori le Regole di Gioco subiscono le seguenti variazioni:
REGOLA 3 – NUMERO DEI GIOCATORI
LA SQUADRA
3.1 NUMERO MASSIMO DEI GIOCATORI NELL’AREA DI GIOCO
Massimo: ogni squadra non deve avere più di sette giocatori nell’area di gioco.
3.4 GIOCATORI NOMINATI COME RISERVE
Una squadra non può avere più di 5 giocatori per i rimpiazzi e le sostituzioni.
Una squadra può sostituire o rimpiazzare più di tre giocatori.
3.12 GIOCATORI SOSTITUITI CHE RIENTRANO A GIOCARE
Se un giocatore è sostituito, non può più rientrare nell’incontro nemmeno per
rimpiazzare un giocatore infortunato.
Eccezione: un giocatore sostituito può rimpiazzare un giocatore con una ferita
sanguinante o aperta.
REGOLA 5 – TEMPO
5.1 DURATA DI UNA PARTITA
Un incontro ha una durata massima di 14 minuti più il tempo di recupero ed i
tempi supplementari. Un incontro è suddiviso in due tempi ciascuno della durata
di non più di sette minuti di tempo di gioco.
Eccezione: Un incontro di finale non può avere una durata superiore a 20 minuti
più il tempo di recupero ed i tempi supplementari. L’incontro è suddiviso in due
tempi ciascuno della durata di non più di 10 minuti di tempo di gioco.
5.2 INTERVALLO
A metà gara le squadre invertono il campo. Ci sarà un intervallo di non più di
due minuti.
5.6 TEMPI SUPPLEMENTARI – DURATA
Quando un incontro finisce in parità ed è richiesta l’applicazione dei tempi
supplementari, dopo un intervallo di un minuto, verranno giocati i tempi
supplementari che dureranno ognuno 5 minuti. Dopo ogni periodo, le squadre
invertono il campo di gioco senza intervallo.
VARIAZIONI PER IL RUGBY A 7
121
REGOLA 6 – UFFICIALI DI GARA
6.A. ARBITRO
6.A.12 COMPITI DELL’ARBITRO DOPO LA PARTITA
Aggiungere il seguente paragrafo:
(b) Tempo Supplementare – Sorteggio
Prima dell’inizio del tempo supplementare, l’arbitro organizza il sorteggio. Uno
dei capitani lancerà la moneta e l’altro capitano sceglierà il lato per lui vincente
della moneta. Il vincitore del sorteggio sceglierà se effettuare il calcio d’invio
oppure in quale parte del campo desidera iniziare il tempo supplementare. Se il
vincitore del sorteggio decide di scegliere in quale parte del campo vuole iniziare
la gara, gli avversari batteranno il calcio d’invio e viceversa.
6.B. GIUDICI DI LINEA
6.B.8 GIUDICI DELL’AREA DI META
(a) In ogni incontro ci sono due giudici dell’area di meta.
(b) L’arbitro ha uguale controllo sia sui giudici dell’area di meta che sui giudici di
linea.
(c) In ogni area di meta c’è un solo giudice dell’area di meta.
(d) Segnalazione del risultato di un calcio in porta. Quando un calcio di
trasformazione o un calcio di punizione è effettuato verso una porta, un giudice
dell’area di meta deve aiutare l’arbitro segnalandogli il risultato del calcio. Se il
pallone passa sopra la barra orizzontale e tra i pali, il giudice dell’area di meta
alzerà la bandierina per segnalare la segnatura.
(e) Segnalazione di un touch. Quando il pallone o il giocatore che lo porta va in
touch di meta, il giudice dell’area di meta deve alzare la sua bandierina.
(f) Segnalazione di una meta. Se ci sono dubbi da parte dell’arbitro, il giudice
dell’area di meta lo aiuterà nel prendere decisioni in merito agli annullato e alle
mete.
(g) Segnalazione dei falli di antigioco. L’Organizzatore dell’incontro può
autorizzare il giudice dell’area di meta a segnalare i falli di antigioco che
avvengono nell’area di meta.
VARIAZIONI PER IL RUGBY A 7
122
REGOLA 9 – COMPUTO DEL PUNTEGGIO
9.B CALCIO DI TRASFORMAZIONE DOPO UNA META
9.B.1 COME EFFETTUARE UN CALCIO DI TRASFORMAZIONE
Modificare
(c) Se la squadra che ha segnato la meta sceglie di effettuare un calcio di
trasformazione dopo tale segnatura, il calcio deve essere fatto di drop.
Cancellare (d)
Aggiungere
(e) Il calciatore deve effettuare il calcio di trasformazione entro 40 secondi dal
momento in cui la meta è stata segnata. Se il calciatore non effettua il calcio nel
tempo previsto tale calcio non è più permesso.
9.B.3 LA SQUADRA AVVERSARIA
Modificare
(a) Tutta la squadra avversaria deve immediatamente portarsi vicino alla sua linea
dei 10-metri.
Cancellare (b)
(c) Cancellate il 3° paragrafo “Quando un altro calcio è concesso…”
9.B.4 TEMPO SUPPLEMENTARE – SQUADRA VINCITRICE
Nel corso del tempo supplementare, la squadra che per prima realizza dei punti
è immediatamente dichiarata vincitrice, senza proseguire ulteriormente il gioco.
REGOLA 10 – ANTIGIOCO
Nota: Espulsione Temporanea: Quando un giocatore è espulso temporaneamente, il
periodo di espulsione sarà di 2 minuti.
VARIAZIONI PER IL RUGBY A 7
123
REGOLA 13 – CALCIO D’INVIO E
CALCI DI RIPRESA DEL GIOCO
13.2 CHI EFFETTUA IL CALCIO D’INVIO O DI RIPRESA DEL GIOCO
Modificare
(c) Dopo una segnatura, la squadra che ha segnato effettuerà il calcio d’invio con
un calcio di drop che deve essere eseguito su o dietro il centro della linea di
metà campo.
Sanzione: Calcio libero al centro della linea di metà campo.
Modificare
13.3 POSIZIONE IN CAMPO DELLA SQUADRA DEL CALCIATORE DURANTE IL
CALCIO DI INVIO
Tutti i compagni di squadra del calciatore devono essere dietro il pallone quando
questo è calciato. Se ciò non avviene, un calcio libero sarà accordato, alla
squadra avversaria, al centro della linea di metà campo.
Sanzione: Calcio libero al centro della linea di metà campo.
Modificare
13.7 CALCIO D’INVIO CHE NON RAGGIUNGE LA LINEA DEI 10 METRI E NON E’
GIOCATO DA UN AVVERSARIO
Se il pallone non raggiunge la linea dei 10 metri, un calcio libero sarà accordato
alla squadra avversaria, al centro della linea di metà campo.
Sanzione: Calcio Libero al centro della linea di metà campo.
Modificare
13.8 PALLONE CHE VA DIRETTAMENTE IN TOUCH
Il pallone deve cadere sul terreno in campo di gioco. Se è calciato direttamente
in touch, un calcio libero sarà accordato alla squadra avversaria al centro della
linea di metà campo.
Sanzione: Calcio Libero al centro della linea di metà campo.
Modificare
13.9 PALLONE CHE VA IN AREA DI META
(b) Se la squadra avversaria fa un annullato, o se rende il pallone morto, o se il
pallone diventa morto andando in touch di meta o su od oltre la linea di pallone
morto, un calcio libero sarà accordato alla squadra che riceve il calcio, al centro
della linea di metà campo.
Sanzione: Calcio libero al centro della linea di metà campo.
VARIAZIONI PER IL RUGBY A 7
124
REGOLA 20 – MISCHIA
DEFINIZIONI
Modificare il 2° paragrafo:
Una mischia è formata nel campo di gioco quando tre giocatori di ogni squadra, legati fra
loro in una linea, vengono a contatto con i loro avversari in modo che le teste dei giocatori
siano incastrate fra loro. Questo crea un tunnel all’interno del quale un mediano di mischia
introdurrà il pallone, così che i giocatori possano contendersene il possesso tallonandolo
con uno dei propri piedi.
Modificare il 4° paragrafo:
Il tunnel è lo spazio tra le due linee dei giocatori.
Modificare il 6° paragrafo:
La linea mediana è una linea immaginaria, posta sul terreno nel tunnel, che corrisponde
alla linea dove s’incontrano le spalle dei giocatori.
Modificare il 7° paragrafo:
Il giocatore posto al centro della linea è il tallonatore.
Cancellare i paragrafi 9, 10 e 11.
20.1 FORMAZIONE DI UNA MISCHIA
Modificare
(f) Numero di giocatori: tre. Una mischia deve essere formata da tre giocatori per
ciascuna squadra. Tutti e tre i giocatori devono rimanere legati in mischia fino
alla sua conclusione.
Sanzione: Calcio di punizione
Cancellare Eccezione
20.8 GIOCATORI DI PRIMA LINEA
Modificare
(c) Calciare il pallone fuori del tunnel. Un giocatore di prima linea non deve
calciare volontariamente il pallone fuori del tunnel o fuori della mischia in
direzione della linea di meta avversaria.
Sanzione: Calcio di punizione
VARIAZIONI PER IL RUGBY A 7
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ANCHE QUESTO è RUGBY

Brian O’Driscoll con l’HEINEKEN CUP 2012

Il Leinster fa il bis, conquista l’Heineken Cup

Leinster Rugby è ancora campione d’Europa. Dopo il successo dell’anno scorso, la squadra dei nazionali irlandesi Brian O’Driscoll e Gordon D’Arcy strapazza nel tempio di Twickenham l’Ulster per 42-14. Decisivo per la vittoria del Leinster la prestazione del 27enne Jonathan Sexton che marca tre trasformazioni e tre punizioni per un totale di 21 punti. A completare il tabellino una meta per O’Brien e una del pilone Healy. A tenere in piedi l’Ulster i calci di Ruan Pienaar. Per il mediano di mischia sudafricano 9 punti. Unica meta per gli sconfitti, quella di Touhy.


Calvisano campione d’Italia – Mentre a Londra si assegna il titolo europeo in Italia il Caimmi Calvisano si aggiudica il titolo di campione d’Italia. Ancora una volta il match-winner é stato l’intramontabile maori Paul Griffen, ex mediano di mischia della Nazionale, in cui giocava da equiparato. Oggi, in gara-2 delle finali scudetto, il capitano del Calvisano ha realizzato, con 3 calci piazzati ed una trasformazione, 11 dei 16 punti segnati dalla sua squadra. Così per il team di Andrea Cavinato (al secondo scudetto alla guida del XV bresciano dopo quello del 2005) finisce nel migliore dei modi la stagione del ritorno nella massima serie, in un ‘San Michele’ mai cosi’ affollato. Niente da fare per i Cavalieri Prato, che nei quattro scontri diretti stagionali contro il Calvisano hanno messo insieme 1 pareggio e 3 sconfitte. Oggi poi i toscani sono stati penalizzati anche dall’assenza dello squalificato Rima Wakaruha

RUGBY SEVEN

Il campo ha le stesse dimensioni di quello del rugby a 15; i giocatori in azione sul campo sono 7 e altri 5 sono pronti a sostituirli; alle mischie ordinate e alle rimesse laterali partecipano 3 giocatori. La partita si divide in 2 tempi di 10 minuti l’uno con intervallo di 2 minuti quando si tratta della partita finale di un torneo importante altrimenti ogni tempo dura 7 minuti con intervallo di 1 minuto. Nel caso di parità alla fine dei tempi regolamentari la partita continua fino a quando una squadra segni per prima dei punti. La trasformazione di una meta avviene calciando in drop e non è prevista la possibilità del calcio piazzato, mentre la squadra a riprendere il gioco dopo la realizzazione di una meta è quella che la ha realizzata (a differenza del rugby union in cui inizia il gioco la squadra che subisce la meta). Ogni cartellino giallo implica la sospensione temporanea di un giocatore per 2′.

Le squadre sono composte da 3 avanti, il mediano di mischia, e 3 trequarti.

Per tutti

Buongiorno a tutti, dopo due giorni di silenzio e riflessione sento la necessità di parlare con voi tutti…

Mi dispiace che sia bastato un soffio per creare divisione, mi dispiace di aver proposto un progetto di crescita più spinto, di aver guardato troppo in là, di essere andato oltre, di aver scambiato la voglia di divertirsi con la passione, di aver scoperto che esiste una “mentalità paolana” che ricorda l’aparteid di sudafricana memoria, di aver scoperto che se ho fatto sacrifici l’ho fatto perchè IO ho passione per questo sport ma gli alti no o ancora no (e quindi avreio potuto non farlo che era lo stesso)… mi dispiace di aver constatato che  molti non hanno avuto il coraggio di manifestare dissenso o assenso e hanno preferito sparire, come sono stato felice di aver avuto un confronto anche acceso con i pochi che le loro opinioni hanno manifestato (il confronto crea sempre crescita e rafforza i rapporti seppure se ci sono opinioni diverse e quindi grazie a chi si è confrontato… per me con queste persone si è stretto un anello in più nella catena dell’amicizia)… Mi dispiace sempre che all’allenamento siamo in 12… Mi è dispiaciuto che (con i complimenti a chi è venuto) che a cs siano scesi solo 7 giocatori ed ancora di più mi è dispiaciuto vedere solo e soltanto un compagno a sostenerli dagli spalti… Mi dispiace che i toni si siano accesi più del dovuto e che si sia creata una lite (alla quale comunque occorre passare sopra perchè anche se ci si accende, si sbaglia, si eccede… non bisogna confondere mai la voglia di parlare con la inimicizia)… mi dispiace che per qualcuno esista un Gruppo di Serie A e un Gruppo di Serie B… di tutto questo mi dispiace e di tante alre cose che non dico…

Ma soprattutto mi dispiace che una cosa nata per unire, forse perchè non spiegata bene, o perchè non capita bene, abbia creato divisione…

Il mio intento era creare una cosa nuova, mai fatta, che potesse lanciare lo sport e tante iniziative in un territorio vergine, unire due realtà, deverse sì ma se nel modo riescono a convivere cristiani e musulmani, israeliani e palestinesi, bianchi e neri, credo che sia risibile che non possano convivere dei ragazzi con un fine unico e la cui sola differenza sta nella preparazione atletico-tecnica… Per fare ciò occorreva venirsi reciprocamente incontro, come in un matrimonio, sacrificare ognuno una minima parte con la speranza di un premio più grande… questo era il mio intento ma prendo atto che non vi sono le basi, la voglia, molto più spesso la possibilità (inteso come difficoltà logistica e non personale) di farlo…

Ciò che volgio dirvi è che il progetto va avanti lo stesso, che una società ci sarà, che il campionato si giocherà, che le giovanili si creeranno, che in tutto questo verrà comunque coinvolto il territorio costiero così come il territorio cosentino, a questo punto si impone una scelta da parte di ognuno di voi… ognuno per sè… senza procuratori o portavoce…

Chi vorrà potrà fare parte di questa nuova realtà, fare i sacrifici richiesti e richiederne altri ai compagni, andare incontro al nuovo immediatamente e con coraggiosa incoscenza, magari prendere batoste, restare deluso, magari crescere a dismisura e sentirsi soddisfatto, questo non lo posso prevedere…

Chi non vorrà, perchè non si sente pronto, perchè non ha possibilità di partecipare, perchè vuole andare più piano, perchè ancora si deve innamorare della palla ovale, perchè ha le emorroidi per tutto ma VI PREGO non per la “mentalità paolana” 🙂 :-)… potrà non farlo ma troverà sempre la porta spalancata e un gruppo di amici, vecchi e nuovi, ad aspettarlo…

Certamente , se vorrete e quando potrò, con la facilità dell’estate alle porte, continuerò a seguirvi e sostenervi, sorvegliarvi… Non è un’addio o robe simili… così come pure mi auguro (anzi sono sicuro… anzi se serve vi costringerò J ) che ci saranno allenamenti congiunti, corse sulla spiaggia (fanno benissimo a tutti), partite divertenti per il puro gusto di giocare, beach rugby, serate di birra e bagordi e risate TUTTI assieme… perché il fine è sempre unire e mai dividere e tutti siete e resterete amici, fratelli, compagni… in una parola “i miei ragazzi” (anche i vecchietti che per l’ìoccasione ringiovanisco!)…

L’unica cosa che non deve accadere nè oggi, nè mai, è che qualcuno si senta escluso, che si interrompa il filo che vi e ci unisce, che si raffreddino rapporti, che ci si consideri in un senso o nell’altro diversi dagli altri… lo sport è unione e fratellanza, il rugby più di tutti gli altri sport, e quindi sia che tu sia Castrogiovanni, sia che tu abbia fatto solo un allenamento occorre sempre riconoscersi come rugbysti e restare uniti… sempre!!!

Ovviamente la scelta non è definitiva e l’unica cosa è il termine federale del’iscrizione, ma si potrebbe scegliere di tesserarsi e non giocare finchè non ci si sente pronti… così come ci si può tesserare anche più avanti… così come scegliere di far parte della società perché è un bel progetto anche se non si gioca… la porta è spalancata ripeto e ognuno di voi quando si sentirà pronto potrà saltare il fosso e cimentarsi nell’agonismo… magari a cominciare dal beach rugby imminente che potrà essere banco di prova e luce di scelta… Cmq, questo vi volevo dire ora del resto spero possiamo parlare con calma stasera e magari scoprire che la barca galleggia ancora e che può riprendere a navigare, ovvero, che ci saranno due piccole barche legate da una fune che prima o poi le farà toccare e si farà festa… A stasera.

Gianluca

 

RUGBY PAOLA A RACCOLTA

Occhio alle touche!

La settimana appena trascorsa ha fatto vivere a tutti noi delle novità in campo rugbistico.

N°2 allenamenti congiunti e la/e partita/e di oggi pomeriggio al Memorial di Rende.

Spero che possiate chiudere in bellezza questa settimana essendo in tanti oggi pomeriggio e specialmente divertendovi.

Io purtroppo sarò assente, lavorerò fino alle 20.

Organizzatevi per essere in campo entro le 17.00, passaggi in auto o treno. Nel secondo caso contattate Gianluca.

APPUNTAMENTO INDEROGABILE PER TUTTI:

domani ore 12.00 (non 12.10), 11.50!!! Rotonda lungomare lato sud.

All’ordine del giorno il resoconto di ognuno (1×1) sull’esperienza vissuta in settimana e programmazione futura anche in funzione di questo.

Mi auguro che saremo numerosi.

In bocca al lupo per oggi pomeriggio, fatevi onore e schiacciate oltre la linea quell’ovale che sta diventando vostro amico.